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 In collaborazione con:

Istituto Tecnico Industriale
Basilio Focaccia
Salerno

 
 •Software
 
 •Internet
 
 •Globalizzazione

 Benvenuti - Welcome!

I perché del convegno

Con l’organizzazione e la promozione del presente convegno, StarNetwork mira ad approcciare il fenomeno di Internet e delle nuove tecnologie in un'ottica diversa rispetto al passato, scevra da qualunque tecnicismo e/o pregiudizio. Il tentativo, sicuramente ambizioso, della manifestazione è quello di portare alla ribalta l'animo dei protagonisti del tumultuoso sconvolgimento dei modi di vita e di lavoro delle società avanzate.

Il titolo Software, Internet e Globalizzazione, con la domanda - Circolo vizioso o circolo virtuoso? - vuole mettere in luce quello che realmente si è verificato, vale a dire lo sviluppo del software, attraverso cui si è determinata una forte penetrazione sia dell'automazione che di Internet, nella vita di tutti. La combinazione di entrambi questi elementi ha reso possibile il fenomeno noto come globalizzazione, ovvero il superamento delle barriere nazionali, ma soprattutto la perdita di importanza degli intermediari ed un rapporto sempre più diretto tra imprese ed individui.

Si va verso la realtà profetizzata da George Orwell, ne “Il Grande Fratello”, oppure stiamo accedendo ad un mondo in cui l’uomo, attraverso nuove e più avanzate tecnologie, è in grado di garantire una maggiore prosperità a livello mondiale? Per dare una risposta a questo quesito, e per proporre dei correttivi ai fenomeni sui cui si impernia il convegno, si è cercato di favorire un incontro-scontro-confronto fra persone che, a vari livelli, hanno operato ed operano nello specifico, spinti anche da una forte motivazione ideale.

StarNetwork si propone inoltre di approfondire ciò che, allo stato, rappresenta la vera spaccatura del ventunesimo secolo, ovvero il confronto tra l’ideale di proprietà in generale e di quello intellettuale in particolare, di cui le Major e i responsabili della sicurezza sono le massime espressioni, contrapposto all’ideale della condivisione in generale e della conoscenza in particolare, che trovano in Internet l’esempio più emblematico e nei programmatori del software libero, e negli hackers i principali interpreti.

La necessità di condividere la conoscenza e la legittima aspirazione al guadagno sono esigenze inconciliabili? È inevitabile che l’esigenza della sicurezza debba implicare la perdita di molte libertà? È meglio tenere nascosti i difetti dei software (come vorrebbero le case produttrici), o invece dar loro la massima pubblicità (secondo le richieste dei sostenitori del software libero)? Esiste una via di mezzo percorribile? A questi interrogativi cercheranno di rispondere i nostri ospiti negli appuntamenti di venerdì 24 e sabato 25 gennaio. Negli incontri di domenica 26 gennaio, si affronterà il problema della diffusione di Internet, considerando che il digital divide, sta oramai caratterizzando, non più il divario Nord-Sud, bensì quello centro-periferia. Gli incontri pomeridiani di domenica vedranno coinvolti gli esponenti della classe politica italiana che potranno fornire delle indicazioni sul modo di interpretare questa fase di transizione tra vecchio e nuovo, nonché su come pensano sia possibile traghettare (o fermare, se ritenuta la soluzione più valida) la società italiana verso un totale riassetto organizzativo, vincendo il comprensibile sgomento di chi vede cambiare in modo radicale il proprio modus vivendi e, non riuscendo ad adattarsi, reagisce demonizzando il computer o Internet tout court.

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